«Gli otto giorni a Milano sono stati una tragedia, da dimenticare… Così ingrassi, non ti prenderà nessuno, la fashion week di Parigi te la sogni, mi ripeteva la vocina dentro di me. Panico a bordo. Per fortuna avevo una buona scorta di lassativi.»
«Tu sei la nuova Claudia Schiffer.» A diciassette anni Victoire viene notata per strada dal talent di un’agenzia di modelle. Per lei, giovane parigina fresca di maturità, sta per iniziare un’inattesa ed esaltante vita da mannequin. C’è solo da imparare a camminare sulla passerella, preparare un book, sottoporsi a casting e sessioni di trucco, rinunciare un po’ alla famiglia e alle vacanze dai nonni ed è fatta. O quasi. Perché c’è anche quella questione della taglia: nessuno stilista la prenderà se non entrerà nella 36. Per Victoire, un metro e settantotto di bellezza, si
tratta di mettersi a dieta. E poi inizierà il sogno: oltre ventidue sfilate in sei mesi, tra Parigi, Milano e New York, tra persone e luoghi famosi, il tutto spesato e persino retribuito. Un regalo caduto dal cielo, un sogno! E Vic ce la mette tutta. Tre mele al giorno per passare da 58 a 42 chili. Poi i capogiri, il malessere, i capelli che cadono, i primi sintomi dell’osteoporosi, la caduta del sogno, la discesa agli inferi.