L'obesità è una malattia cronica e complessa data dall'interazione di fattori genetici, metabolici e sociali.
Spesso però è vista come una colpa, e una scelta personale, dovuta a pigrizia, poca volontà e scarsa cura di se'.
Numerosi stereotipi descrivono le persone con obesità come pigre, sciatte, goffe, senza forza di volontà ecc.
Il peso diviene un lasciapassare che autorizza a prese in giro e generalizzazioni negative sulla persona.
È comune l'idea che un atteggiamento duro possa essere un potente motivatore al cambiamento, ma (come scritto più volte su questa pagina) è vero il contrario.
Lo schema riportato da Puhl et all. (2016) offre una esaustiva fotografia degli effetti negativi che lo stigma basato sul peso può avere sulla salute fisica e psicologica di chi lo subisce.
A livello psicologico lo stigma basato sul peso aumenta la vulnerabilità a depressione, ansia, bassa autostima, povera immagine corporea, disturbo alimentare, abuso di sostanze e suicidalità.
A livello fisiologico è stata trovata un'associazione tra stigma basato sul peso e aumento del cortisolo (ormone dello stress) e aumento della pressione sanguigna.
Un altro effetto è sul comportamento alimentare dove la persona può rispondere allo stigma ponderale, per esempio,aumentando l'introito calorico, abbuffandosi, controllando il peso in modo disfunzionale, evitando l'attività fisica.
Anche la qualità di cura può essere influenzata negativamente dallo stigma basato sul peso.
Diversi studi hanno evidenziato come i professionisti della salute, anche quelli che si occupano di obesità e disturbi del comportamento alimentare, non sono immuni da atteggiamenti negativi basati sul peso.
Questo può tradursi in meno tempo dedicato al paziente e/o un atteggiamento colpevolizzante e giudicante che può fare sentire il paziente non capito e accolto.
Le conseguenze possono essere quello di un minore utilizzo delle strutture sanitarie da parte della persona con obesità, ritardare o cancellare appuntamenti e, soprattutto per le donne, non sottoporsi a importanti esami di prevenzione.
Tutte queste conseguenze contribuiscono a mantenere e/o peggiorare nel tempo la condizione di obesità.
Lo stigma basato sul peso è uno degli aspetti più invalidanti, e meno conosciuti, dell'obesità.
Gli effetti sono molteplici e dannosi e spesso sono ferite che rimangono nel tempo indipendentemente dal peso della persona.
Conoscere l'obesità significa entrare, senza pregiudizio, nella sua complessità e capire il peso "e non parliamo di chilogrammi" che spesso devono portare le persone che ne sono affette giudicate colpevoli e non affette da una malattia cronica, multifattoriale e invalidante.